Curriculum Studiorum
Diplomato nel 1959 all’Istituto Duca D’Aosta di Firenze in ragioneria e tecnica commerciale. Laureato nel febbraio 1964 alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Firenze con una tesi di geografia urbana discussa col prof. Bruno Nice dal titolo “La pianificazione territoriale negli Stati Uniti d’America”, il cui materiale di base era stato raccolto durante un soggiorno di studio in varie università americane. Lingue conosciute, sia scritte che parlate correntemente: inglese, francese, spagnolo, portoghese. |
Carriera Accademica ed attività didattiche
– 1974/75: assistente volontario presso la cattedra di Estimo ed esercizio professionale della Facoltà di Architettura di Firenze col prof. Vincenzo Bentivegna; – dall’ottobre 1975 al gennaio 1978: contrattista presso l’Istituto di Urbanistica della stessa Facoltà aggregato alla stessa cattedra dove mi occupavo di problemi collegati con la pianificazione e la storia della città e del territorio; – dal gennaio 1978: incaricato esterno di Storia delle strutture urbane e territoriali presso l’allora Istituto Universitario Statale di Architettura di Reggio Calabria; – nel 1981 ho superato il giudizio di idoneità a ricercatore confermato per il gruppo disciplinare 145 (Storia dell’architettura) presso la Facoltà di Architettura di Firenze restando incaricato interno di Storia dell’urbanistica alla Facoltà di Architettura di Reggio Calabria; – nel 1983 ho superato la prima tornata di giudizi di idoneità a professore associato nel raggruppa-mento n. 234 (Storia dell’architettura) restando assegnato alla cattedra di Storia dell’urbanistica della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria; – nel 1984 il concorso a cattedra di prima fascia per l’insegnamento della mia disciplina bandito dalla mia Facoltà ha avuto esito negativo, esito che si è ripetuto nel successivo concorso del 1986, pure bandito dalla mia Facoltà , per l’insegnamento di Storia della città e del territorio: per le procedure a mio avviso assai discutibili di assegnazione delle cattedre da questo momento non ho più fatto domanda per accedere ai concorsi universitari; – dal novembre 1986 mi sono trasferito alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria ad Arcavacata di Rende, Dipartimento delle Arti, per il medesimo insegnamento di Storia dell’urbanistica; – fra il 1986 e il 1998 ho svolto, in aggiunta al mio e sempre nella stessa Facoltà di Lettere e Filosofia, i seguenti insegnamenti: * Storia del movimento contadino e operaio, per tre annualità per supplenza retribuita: sono stato sostituito dal docente di Storia moderna e contemporanea; * Storia della moda e del costume, per tre annualità come carico didattico gratuito: ho rinunciato a causa della progressione geometrica delle iscrizioni al corso (80 al primo anno, 160 al secondo, 320 al terzo), che rendeva impossibile svolgere l’attività didattica del corso ufficiale; * Filmologia, per sette annualità per supplenza retribuita: sono stato sollevato due volte dall’incarico per motivi di supposta incompatibilità finchè vi ho rinunciato: in realtà il corso riscuoteva grande successo e si proiettava sul territorio con grande dinamismo; – dal novembre 1998 sono stato praticamente costretto ad uscire dal Dipartimento delle Arti e mi sono trasferito al Dipartimento di Pianificazione Territoriale della Facoltà di Ingegneria della stessa Università , rimanendo tuttavia incardinato nella Facoltà di Lettere e Filosofia; – dal novembre 1999 sono supplente per incarico retribuito di Storia dell’architettura alla Facoltà di Ingegneria, corso di laurea in Ingegneria Edile, della stessa Università della Calabria; – dall’ottobre 2001, dopo una lunga controversia e il ricorso all’avvocato, mi è stato riconosciuto il diritto di tenere il corso ufficiale Storia dell’architettura anche alla Facoltà di Lettere e Filosofia, e in particolare al Corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali; – a partire dal novembre 2002 ho chiesto un anno di aspettativa per motivi di studio e ricerca. |
Principali interessi di ricerca dell’ultimo quinquennio
Subito dopo la laurea per i dieci anni successivi ho svolto, nell’ordine, i seguenti incarichi: – 1964/65: auditor, cioè revisore ufficiale dei conti, presso la Arthur Anderson di Milano col grado di semi-senior e con incarichi di lavoro in varie città italiane nonchè a Londra e in Olanda; – 1965/66: responsabile dell’Ufficio Studi e Programmazione Economica della Provincia di Arezzo, con redazione degli studi di base per la realizzazione di un piano economico di intervento; – 1967/68: esperto economista-pianificatore presso la società di progettazione pubblica OTE/EFIM di Roma, con attività professionale che ha coperto, fra gli altri, settori legati all’industria (piano di sviluppo dell’area Roma-Latina), al turismo (indagine di base sul grado di urbanizzazione delle coste meridionali d’Italia, e poi soprattutto in Basilicata e Calabria), ai servizi e infrastrutture (viabilità nel Lazio), alla pianificazione territoriale (piano territoriale di coordinamento della Ca-labria, poi ripreso molti anni dopo alla Facoltà di Architettura di Reggio Calabria); – 1969/70: direttore per la Calabria e la Basilicata dell’Ente Nazionale per l’Artigianato e le Piccole Industrie (ENAPI), ente parastatale dipendente dal Ministero dell’Industria, con capillare attività di ricerca delle prospettive di sviluppo dell’artigianato artistico e con presentazione di mostre e allestimenti in varie località , anche estere (in particolare a Nancy e a San Paolo del Brasile). A partire dal giugno 1970 e fino all’ottobre 1971 i miei interessi si sono concentrati in Calabria dove avevo già sviluppato alcuni programmi a livello territoriale, svolgendo fra l’altro: – la parte economica del piano di sviluppo turistico del comprensorio del Pollino, Sila e litorale jo-nico contermine; – le indagini di base per i poli turistici che avrebbero dovuto essere stimolati dalla Comunità Eco-nomica Europea; – le complesse ricerche catastali e naturalistiche per la valorizzazione del massiccio del Pollino. Insieme a questa attività professionale andavo anche sviluppando nella regione una cospicua pre-senza politica e culturale, in particolare attraverso: – la collaborazione alla rivista “Quaderni Calabresi”, che all’epoca era l’unica voce libera capace di evidenziare i mali politici ed economici della regione; – la costituzione della casa editrice “Qualecultura” in grado di proiettarsi per le sue scelte oltre gli angusti orizzonti regionali, subito appoggiata e stimolata dalla Jaca Book di Milano; – il ruolo di sindaco nel comune d’origine, il più piccolo della Calabria, sconfiggendo una coalizione che deteneva l’amministrazione fin dal periodo fascista. Dal 1971 al 1973, e poi ancora per brevi periodi nei tre anni successivi, ho svolto prestigiosi incarichi di consulenza professionale sia in Italia che all’estero, fra cui: – esperto per lo sviluppo territoriale ed economista industriale in un progetto dell’agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO) nello Stato di Bahia in Brasile, incarico tenuto dall’ottobre 1971 all’aprile 1973 contribuendo a realizzare varie iniziative di grande importanza, fra le quali il polo petrolchimico della Bahia e il polo di sviluppo industriale di Juazeiro; – esperto in pianificazione territoriale e per lo sviluppo della rete infrastrutturale viaria a Zanzibar e Pemba, in Tanzania; – esperto economista per la pianificazione del territorio, per le ricerche bibliografiche e di base e per l’elaborazione delle stime di consistenza demografica riguardanti il progetto di costruzione della diga sul fiume Giuba in Somalia; – esperto in pianificazione territoriale e sviluppo economico per un grande progetto di irrigazione nella regione di Lama-Kara nel Togo settentrionale; – esperto in housing e pianificazione territoriale e urbana per un progetto di sviluppo abitativo nella regione di Port Harcourt in Nigeria; – consulente della Cassa per il Mezzogiorno per lo snellimento delle procedure di spesa dei fondi concessi alle comunità locali per programmi d’intervento nel settore delle infrastrutture civili; – consulente della Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie della Calabria per la redazione di schede di nuova concezione relative alle emergenze territoriali, con applicazione sul campo nei comuni di Bova, Serra San Bruno, Badolato, Stilo e altri. |
Corrente Attività di ricerca
A causa della mia particolare formazione economica attinente a processi di progettazione, in un quarto di secolo di vita nell’università ho rivolto dapprima la mia attenzione all’approfondimento di analisi storico-urbane e territoriali in aree periferiche, e quindi cercando di integrare i processi di sfruttamento dello spazio con i più generali fenomeni di natura socio-economica, per poi dedicarmi in maniera più concreta a partire dall’inizio degli anni ‘80 ai veri e propri processi evolutivi storico-urbani e architettonici visti nelle loro concrete forme stilistiche, estetiche, organizzative, ma basando tutte le analisi su indagini d’archivio originali. Mentre in un primo tempo ho studiato a fondo la Calabria, producendo testi all’epoca innovativi per gli orizzonti storici e culturali sui quali andavano ad insistere, in un secondo tempo mi sono occupato molto da vicino di un’altra regione periferica, la Sardegna, che in continente era pochissimo conosciuta oltre qualche breve testo di natura turistica o divulgativa. Su richiesta e stimolo del prof. Cesare De Seta, ho pubblicato un ampio saggio negli Annali della Storia d’Italia Einaudi, due volumi della collana di Laterza “Le città nella storia d’Italia”, ed infine ho collaborato in vari momenti col Touring Club Italiano, su segnalazione del prof. Lucio Gambi che aveva seguito alcune mie ricerche in Calabria, per la redazione della Guida regionale e per alcuni saggi sulla Sardegna, poi sul Mezzogiorno e infine sulla Sicilia per altre pubblicazioni di questo ente. Presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria ho dato vita al Laboratorio di Storia Urbana che ha iniziato le sue attività con l’inventariazione e riproduzione dei vasti fondi archivistici esistenti all’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio di Roma, col quale la Facoltà ha firmato una convenzione poi disdetta in seguito al mio trasferimento all’Università della Calabria; ho svolto numerose ricerche al 60%, compiuto diversi viaggi di studio e di ricerca, fra cui a Simancas in Spagna, a Parigi e a Londra per evidenziare la consistenza iconografica d’interesse meridionale dei ri-spettivi archivi e biblioteche, ho partecipato a numerosi convegni e incontri di studio organizzandone io stesso, fra cui quello svoltosi a Scilla nel 1986 coi proff. Lucio Gambi, Cesare De Seta e Augusto Placanica in occasione dell’uscita del mio volume La specola del filosofo. Ho inoltre sviluppato un primo tentativo di sistemazione metodologica delle minori realtà urbane del Mezzogiorno continentale interno, che ha trovato corpo nella pubblicazione di Urbanistica periferica, ed ho iniziato a riesaminare criticamente le possibilità offerte agli studi storico urbani dall’iconografia e dal-la cartografia. Per la cartografia storica, anche per la frequentazione mai interrotta con l’Istituto Geografico Militare di Firenze, ho raggiunto presto un livello di preparazione e di conoscenze di assoluto distacco, contribuendo alla nascita dell’iniziativa “Cartostorie” all’Istituto di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Genova, e ad avviare altre iniziative di grande valore scientifico come ad esempio la settimana di studi sulla cartografia storica tenuta a Napoli nel 1986 a cura dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, che poi è proseguita l’anno dopo con altra importante iniziativa in col-laborazione con l’Archivio di Stato di Napoli. Presso il Dipartimento delle Arti dell’Università della Calabria ho iniziato a studiare le possibilità offerte dal mezzo audiovisivo per la comprensione dei nessi causali dei fenomeni relativi alla storia urbana e territoriale, in un orizzonte di studio che presto mi ha fornito l’opportunità di coprire per supplenza i corsi di Filmologia. Questi corsi mi hanno dato grande soddisfazione sia per la qualità e quantità dell’insegnamento impartito, sia per le ricadute sul territorio: sono stato invitato a varie mostre e manifestazioni sul cinema, non ultima quella di Venezia nel 1996 alla quale purtroppo non ho potuto partecipare, ho curato la pubblicazione di due testi di elevato valore scientifico, ho condotto negli ultimi cinque anni corsi di aggiornamento per docenti delle scuole statali di ogni ordine e grado in collaborazione con l’Agis-Scuola e il Provveditorato agli Studi di Cosenza, ed infine ho delineato aperture metodologiche nuove per l’analisi del linguaggio cinematografico con la partecipazione del mondo della scuola media superiore, soprattutto Licei Scientifici e Istituti Professionali oltre che dell’Università , attraverso seminari e cicli di proiezioni a tema. Un percorso analogo può essere registrato per i miei corsi di Storia della moda e del costume, che hanno conosciuto un successo travolgente: anche se non insegno più tale materia da sei anni, sono uno dei massimi esperti in Calabria e delegato dell’Università per i percorsi di formazione IFTS nel settore professionale specifico. In questa ottica va vista la realizzazione di un multimediale interattivo pubblicato nel 1996 che ho curato in ogni sua parte in fase di progettazione e impostazione ge-nerale dei contenuti, mentre in fase di realizzazione molte delle indicazioni sono state sacrificate in funzione di aperture che col mondo della formazione poco c’entravano. Il successo comunque registrato da questo multimediale ha indotto nel 1967 un editore locale a impegnarmi in due collane di nove cd informatici ciascuna dedicate alla Storia e alla Geografia, destinate alle scuole d’istruzione superiore: il lavoro scientifico è stato completato e successivamente inciso e distribuito, ma la malafede dell’editore ha costretto sia me che i miei collaboratori a rimettere tutto nelle mani di un avvocato per recuperare almeno le spese vive sostenute, e comunque le copie dell’opera. Nell’ambito delle attività scientifiche svolte all’Università della Calabria devo almeno segnalare, fra le altre numerosissime iniziative, l’organizzazione di tre convegni di studio a carattere nazionale: uno nel dicembre 1996 sulle città del prossimo millennio, un altro nel giugno 1998 sulla città a misura di bambino, e infine un terzo alla fine di marzo 2000 sui collassi iconografici nella grammatica della visione. Per il Dipartimento delle Arti ho invece svolto o partecipato a varie mostre, convegni, seminari, incontri di studio, interessandomi delle manifestazioni più propriamente artistiche o rela-tive alla cultura materiale inerente lo specifico linguaggio dell’ambiente costruito. Apprezzato critico d’arte, ho organizzato un gran numero di mostre e manifestazioni: una raccolta di mia proprietà di opere di artisti calabresi contemporanei è allestita nella sede del comune di Argusto in funzione anche formativa per le giovani generazioni. Nell’ultimo quinquennio invece di organizzare mostre d’arte e presentazione di libri altrui, mi sono dedicato ad alcune attività direttamente creative: fotografo di buon livello, ho realizzato nel 1998/99 una copertura fotografica delle pietre della città di Dubrovnik in Croazia, servita per un’iniziativa condotta in collaborazione con l’International Center of Croatian Universities atta a suscitare l’attenzione verso il patrimonio storico negli istituti superiori di istruzione classica e scientifica. Oltre a due libri di poesie, un libro di racconti e una pubblicazione relativa a una mostra di mie fotografie, ho realizzato tre mostre perso-nali di scultura ed ho vinto i primi due concorsi nazionali per sculture monumentali ai quali ho partecipato, a Cosenza e a Lamezia Terme, mentre altre mie sculture di grandi dimensioni sono presenti sul territorio regionale. Le personali sono state realizzate a Parigi in marzo 1998 per sculture in pietra di piccole dimensioni, a Dubrovnik e Zagabria in aprile-giugno 1999 per sculture in metallo, e infine nei giardini di Palazzo Reale a Napoli per sculture monumentali in pietra, e nei locali dell’attigua Biblioteca Nazionale per sculture in pietra di piccole dimensioni e sculture in metallo, in giugno-settembre 2000, tutte con catalogo pubblicato. Dal dicembre 2001 una mostra permanente sia di mie opere che di opere di mia proprietà di interesse calabrese è allestita nell’Aula Magna dell’Università della Calabria mentre una piccola mostra di cartografie d’epoca in edizione originale è allestita presso la Biblioteca Centrale; negli spazi dell’Università sono state inoltre collocate due opere scultoree di grandi dimensioni nell’ambito di una iniziativa del Centro Residenziale. Purtroppo a partire dal 1995/96 sono stato progressivamente allontanato prima dai corsi che tenevo per supplenza e che mi avevano dato grande soddisfazione, poi da ogni incarico di carattere accademico o di rappresentanza, e infine sono stato invitato a lasciare il Dipartimento di Arti, che successivamente è stato ribattezzato Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti con un totale rovesciamento dello spirito che ne aveva animato la realizzazione, pur senza consentirmi di effettuare il passaggio dalla Facoltà di Lettere e Filosofia alla Facoltà di Ingegneria che richiede la mia presenza didattica e di ricerca. Ciò è dovuto a precise scelte gestionali che hanno valorizzato nel recente pas-sato alla Facoltà di Lettere e Filosofia la docenza a contratto, che spesso ha prestato poca attenzione al mondo accademico e alle sue esigenze didattiche: questo stato di cose ha influito negativamente sulla mia produzione scientifica che negli ultimi anni ha registrato pochi titoli di interesse specifico ma molti altri di carattere culturale più generale, in particolare di pianificazione territoriale e di alcuni aspetti specifici ma poco indagati relativi alle vocazionalità turistiche come volano economico e di riassetto territoriale, e all’enogastronomia come criterio di valutazione della testimonianza storica di occupazione e organizzazione dell’ambiente antropico. Una piccola ricerca sul ruolo di Gioachino da Fiore nella diffusione dell’architettura cistercense in Calabria è stata svolta nel Dipartimento di Pianificazione Territoriale in collaborazione con la dott.ssa Paola Ancarani a valere sui fondi 60%: la relazione è disponibile presso il Dipartimento; un’altra sulla cartografia storica per comprendere le modificazioni territoriali è stata richiesta sugli stessi fondi ma non ancora finanziata. Il Cnr ha finanziato una mia ricerca dal titolo La città medi-terranea: analisi delle strategie evolutive e ipotesi di ricomposizione non antagonista nell’ambito del progetto Identità come fattore di sviluppo delle città del Mediterraneo, coordinato dal prof. Alessandro Bianchi del Dipartimento Città Mediterranea della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria. |
Premi ed altri riconoscimenti accademici
Non ho mai ambito a premi o riconoscimenti che non fossero la stima dei miei studenti e di quei pochi colleghi coi quali ho trovato una certa intesa professionale. |
Appartenenza a società e comitati scientifici
Non appartengo a nessuna società o comitato scientifico per scelta personale. |
Partecipazione a convegni e conferenze
Non ho mai registrato tali partecipazioni in un curriculum, a meno che non fossero previsti atti o altri documenti ufficiali. In media partecipo ad almeno sei-sette convegni e conferenze annue. |
Altre attività
Si vedano le risposte date nei campi precedenti. |